Di Zio LelioOriano
Di Clemente Antonietta
Arch. Progettisti
Un progetto di recupero della bellezza del centro Antico di Salemi ma sopratutto un progetto complessivo che mira al recupero del rapporto tra uomo, architettura e territorio, quel rapporto stretto ed indissolubile dettato da necessità e conoscenze stratificatesi in millenni di civiltà e totalmente annullati, ribaltati, sostituiti, da un superbo tecnicismo autoreferenziale, povero, effimero, incongruo.
La tecnologia e l’innovazione dovranno tornare come strumenti e non come fine; strumenti per mantenere e conservare tutto ciò che rappresenta bellezza, cultura, storia, tradizione, strumenti per integrare in modo armonico il nuovo con l’antico.
Oltre ai concreti e sostanziali risvolti socioeconomici, l’idea riafferma un principio importantissimo troppo spesso dimenticato e cioè che il centro storico è “patrimonio” economico di chi lo possiede e patrimonio culturale per la collettività tutta.
È necessario quindi promuovere azioni che colgano, nel recupero del patrimonio architettonico antico abbandonato, una sana convenienza imprenditoriale coniugata in modo indissolubile a criteri di rigorosa tutela dei valori culturali di tale patrimonio.
Derogare da rigorosi criteri di conservazione per assecondare sterili funzionalismi, o effimeri modernismi, produrrebbe un duplice errore:
perdere la bellezza di tali patrimoni e, conseguentemente perderne ogni valore.
Per conservare e/o recuperare correttamente, occorre innanzitutto conoscere la cultura materiale, tramandata di generazione in generazione e le tecniche costruttive premoderne che sono alla base del costruito antico.
La conoscenza ci aiuta ad eliminare il bisogno d’interventi autoreferenziali tanto invasivi quanto inefficaci, a stimolare la consapevolezza che protagoniste della scena sono le pietre, di cui noi oggi siamo i temporanei fruitori e custodi, cosi come, più o meno consapevolmente, altri lo sono stati prima di noi.
Il centro storico di Salemi, alla pari di gran parte dei centri storici della Sicilia, porta i segni dell’abbandono e quelli derivanti da interventi irrispettosi.